venerdì 11 novembre 2011

LACRIMA DI SOLE

di Giovanna Di Filippo

(Delegata Responsabile per la Regione Abruzzo dell'Associazione Wambli
Gleska)




Seduta sulla poltroncina nel mio angolo di casa preferito, sono
intenta a guardare una pietra. Si chiama “lacrima di sole”, così mi ha
detto il mio amico. La giro tra le mani, la osservo e la “sento”. Il
suo colore giallo e la sua forma, la fanno sembrare veramente una
lacrima che il Sole ha lasciato cadere sul pianeta Terra. La guardo e
la sento, emana calore pur essendo fredda e la cosa non mi sorprende.
Il mio bel rapporto con le pietre non è recente, ma solo da pochi
anni ho capito il perché. Ora capisco il perché ho sempre raccolto
pietre ovunque mi trovassi. Ricordo che mia madre, il giorno che
uscii di casa per andare con mio marito, mi diede due grosse buste di
plastica contenenti pietre e mi disse “queste sono tue, portale con
te”.

“….tutto è sacro, dal ramo dell’albero, al sasso, all’acqua, la Terra
e ciò che in essa vive….”

Questo è uno dei concetti alla base della spiritualità dei Nativi
Americani. Da qui si parte per comprendere che tutto intorno a noi,
tutto ciò che la Natura ci offre, sono dei doni che ci sono stati
messi a disposizione e con i quali dobbiamo interagire con grande
rispetto.

“….spesso i bipedi senza ali si dimenticano che sono solo ospiti…..”
mi disse il mio amico un giorno.
Tutti gli elementi della Natura ci parlano, ma noi Esseri umani, non
ascoltiamo.

“…se ti siedi su un Sasso sentirai il suo cuore che batte. La pietra
vive, la pietra parla, ascolta la pietra….”

I Nativi d’America considerano tutto ciò che è in natura con reale
potere: le pietre, ad esempio, non sono oggetti inanimati, ma pulsanti
di vita e di magico potere.

Mi piacque molto conoscere la storia di Ragazzo Pietra. Una storia
tramandata prima solo oralmente, e poi scritta in una raccolta di miti
e leggende. In questa leggenda un mucchio di pietre insegnò a Ragazzo
Pietra a costruire una capanna per la purificazione.
Le pietre, rese incandescenti, all’interno della Capanna Sudatoria,
sono vive più che mai, il calore e l’umidità che rilasciano dopo
essere state bagnate, ti penetrano nella pelle fino ad arrivare
all’anima e il collegamento che si crea con esse fa da ponte per far
salire le preghiere fino a Dio.

Si canta dentro l’Inipi, e le canzoni sono preghiere, a modo loro
anche le pietre cantano perché le foglie di cedro che vengono poggiate
su esse, bruciando provocano dei piccoli scricchiolii che sembrano
gridolini.

I canti ci sono sempre, qualunque cerimonia si faccia, cantare è
importante, e spesso le canzoni sono ricavate da sogni e visioni.
Non posso non pensare alla visione per eccellenza, quella più
conosciuta al mondo indiano e non: la grande visione di Alce Nero.
Chiunque si avvicini, anche per poco, al mondo indiano, passa
attraverso questa visione. La conosce e la porta con se, spesso anche
senza comprenderne il significato, comunque la fa propria. Penso che
la visione stessa penetri dentro le viscere di chi la legge e non ne
esce più e, anche quando il lettore si dimentica di averla letta… la
visione agisce perché la grande visione di Alce Nero si adatta a
tutti, di qualsiasi razza, cultura e religione.

“…e mi trovai in cima alla più alta delle montagne e sotto di me vidi
il Cerchio del mondo. In quel luogo vidi più di quel che posso
raccontare e capii più di quel che vedevo, perché vedevo in maniera
sacra la forma di tutte le cose così come debbono vivere insieme come
un unico essere…”

Una delle cose che mi colpì di più all’inizio delle mie letture fu
quella di constatare l’importanza che gli indiani davano (e danno
ancora!) ai sogni. Chiunque raccontava un sogno, anche se a
raccontarlo era un bambino, veniva ascoltato con estremo interesse e
se il sogno conteneva qualche indicazione specifica nessuno si poneva
il problema se crederci o meno. Nessuno dubitava, si eseguiva e
basta. Ad esempio, c’era un segnale di pericolo per l’intera tribù?

Bene, senza alcun problema l’accampamento veniva spostato in luoghi
più sicuri, e quando un sogno non era ben compreso si organizzava
subito una “ricerca per una visione”, un rito molto importante
organizzato e guidato da un uomo di medicina, che serviva per
chiedere consiglio alle Forze Superiori.

In ogni cerimonia ci sono canti e ogni canto è accompagnato dal ritmo
dei battiti del tamburo.

Per me il tamburo è lo strumento per eccellenza perché è quello che
rappresenta meglio il battito del cuore e di conseguenza la vita. Con
il suo ritmo in battere e in levare si identifica perfettamente il
pulsare del cuore con i suoi movimenti di sistole e diastole, perciò
quando si ascolta non si può fare a meno di venirne inglobati fino a
diventare un tutt’uno con tutto ciò che è intorno.

“….la nostra moderna lingua utilizza molte parole dei bianchi, ma non
c’è potere in essa. La conoscenza dei vecchi racconti del mio Popolo
la ricevo da un tamburo o dal suono di un flauto o dalle mie visioni e
dalla nostra sacra erba pejuta, ma soprattutto dalle antiche parole
del tempo andato, le parole degli antenati…..”

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APNU, associazione per il  Neo-umanesimo, si ispira alla filosofia neo-umanista creata e proposta da Shrii Prabhat Ranjan Sarkar nel 1982 e che ha dato origine a molte iniziative, ricerche e pubblicazioni in diverse parti del mondo..
Ecco un breve riepilogo dei punti salienti messi in  risalto da brani molto esplicativi tratti dal testo stesso.
Definizione di neo-umanesimo
"... Tutte le molecole, atomi, elettroni, protoni, positroni e neutroni, sono la vera espressione della stessa Coscienza Suprema. Coloro che ricordano questa realtà, che hanno sempre viva nei loro cuori questa realizzazione, sono considerati coloro che hanno raggiunto la perfezione nella vita."
"Quando lo spirito base dell'umanesimo è esteso ad ogni cosa animata ed inanimata di questo universo, io ho definito tutto questo come NEOUMANESIMO. Questo neoumanesimo eleverà l'umanesimo all'universalismo, il culto dell'Amore per tutti gli esseri creati di questo universo.

 E’ a causa del modo di pensare dell'umanità che fino ad oggi, l'andatura del progresso umano è stata penosamente lenta. Se gli verrà data una nuova direzione la velocità del progresso umano sarà grandemente accelerata...L'umanità, come un insieme, sarà convertita in una potente forza spirituale, in quella fase nessuna strategia pseudo-umanistica funzionerà. Tutte le altre armi diventeranno completamente impotenti di fronte a questa potentissima arma spirituale (Brahma'stra). "
" Tutti i fenomeni esistenti sono emanati dal Nucleo Esistenziale. Il Nucleo Esistenziale di un singolo individuo è direttamente collegato con il punto di controllo del Nucleo Cosmico del sistema cosmologico. Ma questo sentiero non è psico spirituale. D'accordo con il NeoUmanesimo la Meta Suprema e Finale è di far coincidere il nucleo esistenziale individuale con il Nucleo Esistenziale Cosmico. Come risultato l'intera esistenza individuale diventa una con il Nucleo Controllore del sistema cosmologico e questa sarà l'espressione più alta del NeoUmanesimo. Questo status neoumanistico salverà non soltanto il mondo degli esseri umani, ma anche quello delle piante e degli animali. In questo Supremo Status neoumanistico l'umanità universale raggiungerà la meta della sua esistenza. Allora niente sarà impossibile per gli esseri umani..."

Un sito per conoscere meglio l'India http://www.inindia.it/index.htm
Associazione per il Neo Umanesimo http://www.apnu.it
Blog sullo Yoga per bambini  http://bimbinyoga.blogspot.com/

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