domenica 28 febbraio 2010

APRIRE IL CUORE CON LA MEDITAZIONE- DOTT. MONTECUCCO - TG3- 28 /2/ 2010

Direttore dell’Accademia Olistica. Medico esperto in psicosomatica e ricercatore in neuropsicologia degli stati di coscienza.
Insegna medicina olistica presso il Centro di Ricerca sulle Medicine Naturali dell'Università di Milano, associato all'OMS. Insegna Sviluppo del potenziale umano presso l’Università di Siena. Presidente del Club di Budapest Italia.
Ha vissuto per tre anni in India e Nepal per approfondire le medicine sacre yogiche, tantriche e tibetane, e fare esperienza degli stati di meditazione profonda. Per tre anni ha vissuto negli USA per approfondire le tecniche di psicosomatica, regressione, emotional release e terapie di gruppo.
Inventore dell'elettroencefalografo Brain Olotester e ricercatore sulla neurofisiologia della salute globale e della meditazione. Dall’85 tiene corsi e gruppi in Italia e in Svizzera.
Autore di articoli e saggi sulle principali riviste italiane, autore di "Energia Vitale", Riza Scienze; coautore di "Politica e Zen", Feltrinelli Ed.; "Le divisioni del Cervello e l'Unità della Coscienza", FCE Ed.; "Psicosomatica Olistica" (2 voll.) FCE Ed.; "Lo Sviluppo del Potenziale Umano nei Gruppi di Crescita" FCE Ed.; "Cyber La Visione Olistica", Ed Mediterranee.

Associazione Villaggio Globale - Villa Demidoff - 55022 Bagni di Lucca (LU)
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giovedì 25 febbraio 2010

LA MAREA DI PETROLIO ARRIVA NEL PO -DISASTRO ECOLOGICO - SABOTAGGIO



Scatta quindi l'allarme a livello nazionale per i dieci milioni di litri di gasolio fuoriusciti dai depositi della ex raffineria "Lombarda Petroli" di Villasanta, vicino Monza. Sullatto doloso i dubbi degli inquirenti sono minimi. Nei prossimi giorni, parte del materiale inquinante interesserà l'asta del Po nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara.

"È un gravissimo attentato all'ambiente ed alla salute pubblica il caso di sversamento doloso di idrocarburi nel fiume Lambro. Confidiamo che le indagini in corso conducano rapidamente all'individuazione dei responsabili contro i quali il ministero dell'Ambiente si costituirà parte civile", afferma in una nota il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

L'incessante lavoro dei vigili del fuoco non è stato sufficiente per fermare la sostanza inquinante, che ha passato anche la barriera di galleggianti posta nel territorio di Sant'Angelo Lodigiano: gli sbarramenti non hanno raggiunto il fondo del fiume, perché la forza dell'acqua li ha sollevati. Al lavoro una task force formata dai Pontieri, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e l'Arpa. È già attivo un tavolo di coordinamento tra i diversi enti interessati alla salute del Po. Sono in corso analisi chimico-fisiche da parte di Arpa e la realizzazione di tre sbarramenti in provincia di Piacenza per il contenimento e il parziale recupero del materiale inquinante.

Nel pomeriggio di mercoledì il governatore lombardo Roberto Formigoni ha annunciato che la Regione Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza per l'inquinamento del Lambro. "Abbiamo chiesto lo stato di emergenza, ma chiedere lo stato di emergenza significa chiedere soldi e quest'anno di emergenze in Italia ne sono capitate tante". Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, sta valutando se fare altrettanto. "Siamo in presenza di un grave atto criminale, di odio contro il nostro territorio e la nostra gente. Chiedo indagini forti e rapide e che al più presto si individuino i responsabili. Ci deve essere una ribellione contro questi atti criminali, vanno individuati i responsabili e assicurati alla giustizia, e la giustizia contro costoro deve essere particolarmente rigorosa", ha detto Formigoni, per il quale "di fronte a questo atto criminale le istituzioni e la Regione in primis hanno reagito facendo tutto quello che si doveva fare. I nostri tecnici sono impegnati fin dal primo momento. Siamo davanti ad un atto di boicottaggio e di odio, frutto di una mentalità che va stigmatizzata".

Il Wwf, annunciando che si costituirà parte civile nel processo, riferisce che è stata colpita anche l'Oasi di Montorfano, "uno degli unici esempi di riqualificazione su 130 chilometri del Lambro". Le prime specie a essere direttamente colpite dal disastro ambientale sono state quelle acquatiche: pesci, anatre selvatiche, le colonie di aironi che proprio in questi giorni hanno iniziato a nidificare sulle sponde del Po. Sono decine gli animali ripescati senza vita. In allerta il centro di recupero animali selvatici Wwf di Vanzago, dove già ieri sono stati portati i primi germani reali interamente coperti di gasolio: verranno curati dai veterinari del centro. Purtroppo, spiegano gli esperti, i danni di questo sversamento si ripercuoteranno su tutta la catena alimentare, con conseguenze che dureranno nel tempo, e si registrano già gravissime conseguenze sul settore agricolo che gravita intorno al sistema fluviale. "Per rimediare a questo disastro ambientale, non basterà bonificare le macchie nere, si dovrà anche ricreare un habitat naturale capace di sostenersi - spiega Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia -. Il Lambro è da più parti dato per morto, ma il rilancio dei 130 km del fiume non solo è possibile ma è soprattutto necessario per il benessere di tutto l'ecosistema del Po e delle attività che da esso dipendono".

sabato 20 febbraio 2010

7 MILIONI DI VEGETARIANI IN ITALIA


L'Italia che non mangia la carne, siamo i più vegetariani d'Europa

Colpa di un frigorifero troppo illuminato. "Ho visto le bistecche rosse, il prosciutto, il pollo... Prima erano solo "prodotti" comprati al supermercato. Quel giorno ho capito che il frigo era pieno di animali, uccisi e fatti a pezzi per diventare il mio cibo quotidiano. Sono passati venticinque anni. Da allora sono vegetariano". Quasi un colpo di fulmine, per Franco Castorina, coordinatore nazionale della Società vegetariana di Genova. Luciana Baroni, medico di Mestre e fondatrice della Società scientifica di nutrizione vegetariana si è invece allontanata da fiorentine di manzo e grigliate di pesce il giorno in cui ha compiuto quarant'anni. "Ci pensavo anche prima, alle sofferenze degli animali. Ma non riuscivo a decidermi. Poi ho pensato di farmi un regalo di compleanno: nutrirmi senza provocare sofferenze. E ho scoperto che così si vive anche meglio".

Si fa presto a dire "vegetariani". In questa galassia ci sono infatti i "latto-ovo-vegetariani" che escludono carne, pesce, molluschi e crostacei ma si cibano di latte, uova e qualunque tipo di vegetale. Ci sono i "latto-vegetariani" che evitano anche le uova e derivati. Infine ci sono i vegani che assieme a carne e pesce rinunciano anche a latte e uova. Sei milioni - secondo un'indagine Ac Nielsen rielaborata dall'Eurispes - che in questo 2010 dovrebbero diventare sette milioni (i primi in Europa, secondo le stime dell'Unione vegetariana europea). Fra loro, il 10 per cento sono vegani.

"Nella nostra società di nutrizione - dice Luciana Baroni - siamo in 400, quasi tutti professionisti. Cerchiamo di spiegare cosa sia davvero il vegetarismo e come una dieta a base di cibi vegetali rappresenti uno dei più efficaci e piacevoli mezzi per restare sani. Non ci sentiamo missionari, non vogliamo convertire quelli che noi chiamiamo gli onnivori. Siamo però a disposizione di chi cerca un'alimentazione più salubre".

Da qualche anno la dottoressa è anche vegana. "All'inizio pensavo che la sofferenza fosse solo negli allevamenti, con gli animali ingrassati a forza, i trasporti, la macellazione... Poi ho smesso di bere latte e mangiare formaggi perché alla mucca viene portato via il vitello per portare il latte al caseificio. Anche nelle uova ci sono dolore e sofferenza. Il polli da uova sono diversi da quelli da carne e i pulcini maschi che ovviamente non possono fare uova vengono buttati in un macina carne e diventano cibo per altri animali".

Le associazioni di vegetariani sono diverse (tre le principali, a Milano, Mestre e Genova) ma il messaggio è comune: "Il vegetariano non rinuncia ma sceglie. Il vegetariano è felice". "Oggi - racconta Luciana Baroni - mi sono preparata pasta con i broccoli e porri poi pane con tahin, una salsa di semi di sesamo. Se diventi vegetariano, non perdi gli amici. Quelli che vengono a cena da me alla fine mi chiedono le ricette. Se vado a casa d'altri li avverto della mia scelta e un risotto o una pasta riescono a prepararmeli". Felice anche il genovese Francesco Castorina. "Oggi mi sono cucinato pasta integrale con minestrone e hamburger di lenticchie. Il cibo è importante, nel nostro messaggio. Non a caso, le nostre conferenze sono brevi - massimo mezz'ora - e sono sempre seguite da cene, cuore dei corsi di cucina pratica e teorica. Tante le domande che ci vengono poste. Una dieta vegetariana è pericolosa? Si può vivere senza carne? La nostra dieta - rispondiamo - è pericolosa se fatta male, come del resto la dieta degli onnivori. Si sopravvive? Gran parte degli indiani da secoli non si cibano di carne. Il ferro e il calcio? Basta scegliere le verdure e i legumi giusti".

Ravioli di tofu, polpette di piselli, biscotti d'orzo... "Certo, ci vuole più tempo che cuocere una bistecca. Ma basta guardare meno tv e il tempo si trova. Essere vegetariano vuol dire fare una scelta di vita ma non ci sentiamo superiori agli altri. Una signora genovese (ha 85 anni ed è vegetariana da 70) dice però che se si può essere vegetariani senza essere buoni (Hitler era vegetariano, ndr) non ci può essere bontà senza vegetarismo. In passato tanti ci guardavano in modo strano, ora qualcosa sta cambiando. Qui a Genova, ad esempio, ci hanno chiamato a fare conferenze al festival della Scienza. Vuol dire che ci prendono sul serio".
Non si pagano quote, per entrare nella Società genovese. Basta iscriversi al sito. "Con la scelta vegetariana si diventa anche amici. Alla fine di marzo organizzeremo a Claviere la prima settimana bianca vegetariana, con cucina vegana. Anch'io ho fatto questa scelta, quando ho scoperto che latte e formaggi mi facevano gonfiare le mani".

Tutti uniti per la propria salute e per la salute del mondo. Vegetariani e vegani, nel loro materiale informativo, raccontano che "per produrre un solo chilo di carne servono dai 7 ai 16 chili di soia o altri legumi, 15.500 litri di acqua pulita e 323 metri quadri di pascolo". Il chilo di carne viene mangiato da chi se lo può permettere mentre i poveri del mondo debbono rinunciare ai legumi. Per dimostrare che la dieta senza carne e pesce non debilita si citano i nomi di atleti che hanno fatto stupire il mondo: da Carl Lewis a Martina Navratilova, da Paavo Nurmi a Edwin Moses.

"Mentre per una dieta vegetariana non ci sono problemi - dice il professor Vincenzino Siani, docente di Ecologia della nutrizione all'università di Tor Vergata - qualche dubbio esiste per la dieta vegana. Le proteine si trovano anche in cereali e legumi ma la vitamina B12 nei vegetali non è presente - se non in piccola parte in certe alghe - e chi anche rinuncia a latte e uova ne resta privo. Per questo i vegani debbono assumere questa vitamina in pillole e questo è il loro tallone d'Achille. Io sono vegetariano ma non vegano. Non ci si può giustificare dicendo che l'uomo per secoli ha mangiato solo vegetali ed è riuscito a sopravvivere. Chi mangiava erbe, foglie e verdure in passato mangiava anche gli insetti che c'erano in mezzo e pezzetti di terra. La nostra igiene ha cambiato il modo di assumere i vegetali, non più "arricchiti" come in passato".

Il dieci per cento di vegani sembra però in aumento. "Chi da onnivoro diventa vegetariano, nei primi tempi, rinunciando a carne e pesce, si butta sul formaggio e a volte eccede. Crede che a fargli male sia il formaggio e invece è solo l'eccesso di tale cibo. E allora rinuncia. Io continuo ad assumere latte e derivati, sia pure in piccola quantità. Mi sembrerebbe assurdo ricorrere a pillole".

A Verona, nel giugno scorso, è stato aperto il primo ambulatorio pediatrico vegetariano d'Italia. "I vegetariani - racconta il professor Leonardo Pinelli, diabetologo e nutrizionista pediatrico - vogliono che anche i loro figli seguano la loro scelta e non sanno a chi rivolgersi. I pediatri non sono preparati e si arrabbiano. "Cosa, non vuol dare la carne a suo figlio?"". L'ambulatorio è pubblico e gratuito, organizzato dalla Asl e dall'università. "Noi sappiamo che la dieta vegetariana fa bene. Sappiamo che il 40% delle malattie, dal diabete al colesterolo all'ipertensione, possono essere affrontate con una dieta vegetale. Ma non abbiamo dati italiani, statistiche e ricerche arrivano quasi tutte dagli Stati Uniti. Noi vogliamo studiare i "nostri" genitori e i "nostri" bambini. Vengono da noi papà e mamme cui non bastano le informazioni prese in Internet o nel negozio macrobiotico. Vengono a chiedere, ad esempio, cosa fare per lo slattamento ai sei mesi, quando gli altri piccoli passano agli omogeneizzati di carne. Noi indichiamo frutta, brodo vegetale, crema di riso o mais e tapioca. Dopo una o due settimane consigliamo le pappine di lenticchie rosse decorticate. Certo, può stupire una scelta vegetariana fatta dai genitori per i neonati, ma saranno comunque i piccoli a decidere quando saranno cresciuti. C'è da rilevare però che il gusto si forma nei secondi sei mesi di vita e ai bimbi resterà per sempre la passione per sapori delicati come quelli dei legumi e delle verdure. I genitori vengono da noi anche per un altro motivo. Alla nonna che protesta perché un bimbo non può crescere senza carne, la mamma potrà farsi forte del parere di un docente universitario".

(19 febbraio 2010)

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/19/news/vegetariani_italia-2354478/






Il pattern dietetico dei vegetariani si caratterizza, più che per l'esclusione dei cibi animali (indiretti e/o diretti), soprattutto per la composizione "in positivo" della dieta. Sono infatti la varietà dei cibi vegetali e il loro grado di trasformazione, nonché la presenza e relativa quantità di cibi animali indiretti, gli elementi determinanti per la composizione di una dieta a base vegetale e per la sua adeguatezza nutrizionale.

Per questo risulta di estrema utilità classificare i cibi utilizzati nell'alimentazione vegetariana in gruppi alimentari dalle caratteristiche nutrizionali simili, e trasformare le raccomandazioni dietetiche in una guida alimentare di facile utilizzo sia per il nutrizionista che per il soggetto vegetariano. Vegpyramid, la proposta di linee guida per vegetariani italiani, si compone di 6 gruppi di cibi: 1-cereali, 2-cibi ricchi di proteine (legumi, frutta secca, derivati di soia e frumento, latte e uova opzionali), 3-verdura, 4-frutta, 5-grassi, e infine il 6-gruppo dei cibi ricchi di calcio (costituito da cibi appartenenti a tutti i gruppi della piramide). Completano Vegpyramid le calorie discrezionali e le raccomandazioni particolari per l'assunzione di acidi grassi omega-3, calcio e vitamina D, vitamina B12.

Luciana Baroni

Medico chirurgo, Nutrizionista e specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia. Dirigente medico di Neuroriabilitazione. Socio Fondatore e Presidente in carica di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV.

Ha scritto e curato la traduzione di numerosi articoli e pubblicazioni concernenti salute, alimentazione e stile di vita, con particolare riguardo all'alimentazione a base vegetale, che formano il corposo contenuto del sito dell'Associazione (www.scienzavegetariana.it). Ha partecipato come relatrice a congressi medico-scientifici e ha tenuto conferenze e corsi in molte città d'Italia sui temi dell'alimentazione vegetariana (adeguatezza nutrizionale e implicazioni salutistiche). Autrice di Vegpyramid, la dieta vegetariana degli italiani (Sonda ed 2008). E' inoltre coautrice dei seguenti libri: Decidi di Stare Bene-la salute è una scelta, non un destino (Sonda ed 2004); Curarsi con la Cucina Etica (Sonda ed 2005); ha curato l'edizione italiana de La dieta Skinny Bitch (TEA edizioni 2008).
Fonte: SSNV - Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

venerdì 19 febbraio 2010

SCOPERTI I NEURONI DELLA SPIRITUALITA'




Uno studio italiano è riuscito a individuare le aree del cervello il cui funzionamento potrebbe spiegare la tendenza alla spiritualità e l’attitudine dell’uomo a superare i confini spazio-temporali del corpo.

La capacità di immergersi nella meditazione, fino al punto di pensare di essere in un altro mondo e non rendersi conto del tempo che passa, la disponibilità a sacrificarsi per un ideale, la sensazione di far parte di un tutto, la fede nel trascendente e nelle esperienze extrasensoriali: tutti questi comportamenti e queste esperienze hanno la origine a livello cerebrale, ma lo studio empirico del loro substrato neuronale è sempre stato problematico.

Ora, come viene spiegato in
un articolo pubblicato sulla rivista Neuron, sfruttando le nuove tecniche di brain imaging un gruppo di ricercatori italiani - Salvatore Maria Aglioti, Cosimo Urgesi e Franco Fabbro, in collaborazione con Miran Skrap - ha fatto un importante passo in questo senso prendendo in esame diversi pazienti prima e dopo l'asportazione di un tumore cerebrale.

"Gli studi di visualizzazione cerebrale hanno posto in relazione l'attività all'interno di una vasta rete cerebrale che connette le cortecce frontale, parietale e temporale con esperienze spirituali, ma l'informazione sul legame causale fra questa rete e la spiritualità è carente", spiega Cosimo Urgesi dell'Università di Udine.

Urgesi e colleghi si sono preoccupati proprio di individuare il legame diretto fra attività cerebrale e spiritualità, concentrandosi su un tratto, noto come auto-trascendenza (ST), che si ritiene possa essere preso come misura del sentimento del pensiero e dei comportamenti spirituali nell'uomo. L'auto-trascendenza riflette una riduzione del senso di sé a favore della capacità di identificarsi come parte integrante dell'universo come un tutto.

In questo studio i ricercatori hanno combinato l'analisi del punteggio ST ottenuto in pazienti colpiti da un tumore al cervello prima e dopo la sua rimozione con la mappature dell'esatta localizzazione delle lesioni cerebrali dopo l'intervento.

"Questo approccio ci ha permesso di esplorare gli eventuali cambiamenti di ST indotti da specifiche lesioni cerebrali, e il ruolo causale giocato da strutture della corteccia frontale, temporale e parietale nel supportare le differenze fra i diversi soggetti", ha detto Franco Fabbro dell'IRCCS "E. Medea" e dell'Università di Udine.

I ricercatori hanno scoperto che un danno selettivo alla regione parietale destra e sinistra induce uno specifico aumento nel punteggio ST. "Il nostro studio di mappatura sintomo-lesione rappresenta la prima dimostrazione di un legame fra funzionamento cerebrale e ST", osserva Urgesi. "Un danno alle aree parietali posteriori induce cambiamenti inaspettatamente rapidi in una dimensione della personalità relativamente stabile correlata alla coscienza autoreferenziale trascendente. Pertanto un'attività neuronale disfunzionale nell'area parietale può sostenere atteggiamenti e comportamenti spirituali e religiosi alterati."

I risultati potrebbero anche portare a nuove strategie terapeutiche nei confronti di alcune forme di disturbi neuropsichiatrici, per esempio con la modulazione di attività di specifiche regioni cerebrali tramite stimolazione magnetica transcranica. "Se una personalità stabile rispetto a tratti come ST può andare incontro a rapidi cambiamenti in conseguenza di lesioni cerebrali, ciò potrebbe indicare che almeno alcune dimensioni della personalità possono essere modificate influenzando l'attività neuronale in alcune aree", suggerisce. Salvatore M. Aglioti dell'Università "Sapienza" di Roma.

Inoltre, osservano i ricercatori, nuovi approcci ispirati alla modulazione dell'attività neurale potrebbero aprire la via a possibili trattamenti anche dei disturbi della personalità. (gg)

A PAVIA PRIMO ACCELERATORE NUCLEARE CONTRO I TUMORI

PAVIA - E' stato inaugurato oggi a Pavia il primo centro in Italia (il quarto nel mondo) che usa una nuova e rivoluzionaria tecnica di intervento sui tumori. Si chiama Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) ed è costato oltre 120 milioni, e sarà specializzato nel trattare tumori che non sono operabili e che sono resistenti alla chemioterapia. L'asso nella manica di questo centro è - come dice il nome - un piccolo acceleratore nucleare a forma di anello, chiamato "sincrotrone", grazie al quale può creare delle particelle subatomiche, dette androni. Queste particelle - dotate di una discreta energia - vengono sparate contro il tumore e lo distruggono, creando danni minimi ai tessuti circostanti. Perchè è questo il problema principale delle cure antitumore: è praticamente impossibile distruggere il tumore, senza danneggiare le cellule circostanti. Quindi per ora ci si deve limitare a limitare i danni.
Il centro inizierà a lavorare in maniera sperimentale per poi passare a lavorare a pieno regime nel 2011.
i ministri Ferruccio Fazio, Giulio Tremonti e Umberto Bossi oggi a Pavia hanno inaugurato il nuovo CNAO-Centro nazionale di adroterapia oncologica. Il centro è il secondo in Europa a utilizzare una particolare macchina per colpire i tumori, chiamata 'sincrotrone'. Si tratta di un nuovo trattamento, sia con protoni che con ioni carbonio. Questo sara' possibile grazie a un acceleratore di particelle realizzato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), che ha lavorato al progetto con le sezioni di Genova, Milano, Pavia e Torino e i Laboratori Nazionali di Frascati, Legnaro e del Sud. L'adroterapia e' una tecnica sviluppata solo in tempi recenti per la cura dei tumori e al momento rappresenta una terapia aggiuntiva e non sostitutiva di quelle convenzionali. Cio' che la contraddistingue e' il tipo di particelle impiegate, che sono piu' pesanti di quelle usate nella radioterapia. L'uso di adroni offre principalmente due vantaggi: l'efficacia e la precisione.Di strutture di questo tipo ne esistono davvero poche al mondo, l'altra macchina in Europa si trova a Heidelberg, in Germania."Sono 3.500 gli ammalati che grazie a questa macchina speriamo possano essere curati", ha detto Bossi. Non si poteva comprare perche' una macchina cosi' non esisteva e bisognava costruirla. Meno male che l'abbiamo fatto, oggi la macchina c'è"

giovedì 18 febbraio 2010

DECRESCITA FELICE

Il Movimento per la decrescita felice è un movimento italiano nato e cresciuto informalmente dall'inizio degli anni 2000 sui temi della demitizzazione dello sviluppo fine a se stesso, e successivamente sfociato in un'associazione fondata da Maurizio Pallante, esperto di risparmio energetico. Il movimento, chiaramente ispirato alla decrescita teorizzata da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, ed in linea con il pensiero di Serge Latouche, parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita.

mercoledì 17 febbraio 2010

FERMIAMO " CACCIA NO LIMITS" !


Diciamo NO alla cancellazione dei limiti della stagione venatoria ed alla liberalizzazione della caccia.

Diciamo SI alla tutela degli animali ed alla sicurezza delle persone.


Il Senato della Repubblica, giovedì 28 gennaio 2010, ha approvato tra le proteste generali l'articolo 43 della legge Comunitaria. In gioco, con questo articolo "ingannevole", ci sono tante cose e tutte molto negative, che la LIPU riassume in poche parole: caccia "no limits"!

l'articolo 43 è anzitutto una beffa all'Europa, che da quattro anni attende invano dall'Italia risposte alle infrazioni commesse. Italia che abusa della caccia in deroga a specie protette; che non prevede alcun divieto di caccia nelle delicatissime fasi di riproduzione e migrazione degli uccelli; che non tutela abbastanza le zone di protezione speciale e gli habitat naturali. .

Nessuna di queste risposte all'Europa arriverà, con l'articolo 43.

Ma in compenso, la situazione peggiorerà. Perché questo articolo allungherà la stagione di caccia, cancellando i limiti della stagione venatoria nazionale -oggi contenuta tra il 1° settembre e il 31 gennaio- aprendo così la strada a nuove, illegittime deroghe.

In sostanza, l'Italia sta dicendo all'Europa che risolverà un'infrazione aggiungendone un'altra!

Ma l'articolo 43 è anche un grave e concreto danno alla Natura.
Perché si potrà cacciare ad agosto, con i piccoli uccelli ancora dipendenti dai genitori, o nel delicato mese di febbraio, quando i migratori sono nel pieno del loro viaggio di ritorno verso i luoghi di riproduzione.

Natura già ferita da mille assalti: la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, l'inquinamento ambientale, lo scempio al territorio e al paesaggio.

Natura che ci chiede ben altro, e cioè rispetto, cura, attenzione, conoscenza.

l'articolo 43 è poi una ferita al diritto, alla chiarezza, alla trasparenza della politica. Perché la sua approvazione al Senato si è consumata tra sotterfugi, trucchi, piccoli inganni, pressioni indebite, cose nascoste o mistificate.

Infine, l'articolo 43 è un raggiro delle persone, degli italiani. Di quell'86% di italiani (sondaggio IPSOS per LIPU etc.) contrari ad ogni allungamento della stagione venatoria.

Lo hanno forse chiesto, agli italiani, se la caccia ad agosto e a febbraio è davvero cosa gradita?

Il 2010 è l'anno internazionale della Biodiversità. Ci sono tante cose da fare: natura da conoscere e proteggere, voli da salutare, boschi e alberi con cui respirare. La Biodiversità: un mondo infinito e meraviglioso.

Cosa c'entrano i fucili e il piombo con tutto ciò?

Noi amiamo la natura e la biodiversità.

Presto l'articolo 43 andrà alla Camera.

Fermiamolo, tutti insieme, stai con la LIPU.

Diffondi questo appello

http://www.lipu.it/news/spaziocaccia.htm

lunedì 1 febbraio 2010

SERATE SERENE - RELAX A PARMA



Ri…lasciamo Ri…lassandoci


Il rilassamento è una tecnica che ci permette di lavorare contemporaneamente su ogni piano del nostro corpo;

lasciando andare le tensioni accumulate,

lasciando andare le tossine depositate,

lasciando andare i frenanti pensieri negativi.

Permettendoci così di ristabilire un’armonia profonda, che ricontatterà la nostra essenza, accompagnandoci ad uno stato di benessere.

1° incontro: lo “YOGA NIDRA” e i suoni “RIA...AMOR...NIZZANTI” (tecniche di rilassamento yogiche e suoni con campane tibetane)

2° incontro: “RESPIRI…AMO” (tecniche di respirazione per una maggiore consapevolezza)

3° incontro: “SENSIBILIZZIAMO I SENSI” (portiamo attenzione ai sensi con tanta sensibilità)

4° incontro: “CULLIAMOCI CON LE CAMPANE TIBETANE” (concerto armonico di campane tibetane)

5° incontro: “MI DO IL PERMESSO CON LA MACCHINA DEL TEMPO” (rilassamento guidato)

Le serate si svolgeranno al “centro yoga” di via Giovenale 17 Parma, i giovedì alle ore 21.15

Saranno tenute da Lokatiita - Luca Raffaini, naturopata olistico “Lumen” ed insegnante di yoga affiliato “Yani”

Per info Luca 339 2089720 mail lokatiita@gmail.com

E’ obbligatoria la prenotazione,si può partecipare anche ai singoli incontri.

Si consiglia abbigliamento comodo e una coperta per il rilassamento.