domenica 30 novembre 2008

INTOLLERANZE ALIMENTARI

Le intolleranze alimentari fanno parte di un più vasto gruppo di disturbi definiti come reazioni avverse al cibo: si parla di intolleranza alimentare, piuttosto che di allergia, quando la reazione non è provocata dal sistema immunitario. Le intolleranze sono più comuni delle allergie.
Le prime osservazioni sui disturbi legati all’ingestione di cibo sono molto antiche: già Ippocrate aveva notato gli effetti negativi dovuti all’ingestione di latte di mucca.
Tuttavia, le reazioni avverse al cibo costituiscono ancora una delle aree più controverse della medicina: non sono sempre chiari i meccanismi che ne stanno alla base e c’è ancora molta incertezza sulla sintomatologia clinica, sulla diagnosi e sui test che vengono utilizzati per effettuarla.
Di conseguenza, ci sono differenze di opinione sulla diffusione di questi disturbi e sul loro impatto sociale.

Le reazioni avverse al cibo: classificazione.
Per definire i disturbi legati all’ingestione del cibo sono stati e vengono tuttora usati molti termini. L’American Academy of Allergy Asthma and Immunology ha proposto una classificazione, largamente accettata, che utilizza il termine generico “reazione avversa al cibo”, distinguendo poi tra allergie e intolleranze: le allergie sono mediate da meccanismi immunologici; nelle intolleranze, invece, la reazione non è provocata dal sistema immunitario.

Una classificazione simile, proposta dalla European Academy of Allergology and Clinical Immunology, introduce la distinzione tra reazioni tossiche e non tossiche. Le reazioni tossiche, o da avvelenamento, sono causate dalla presenza di tossine nell’alimento e dipendono esclusivamente dalla quantità di alimento tossico che viene ingerito; un tipico esempio di reazione tossica è l’avvelenamento dovuto all’ingestione di funghi. Le reazioni non tossiche, invece, dipendono dalla suscettibilità dell’individuo e si suddividono in allergie e intolleranze.

Le intolleranze alimentari
Esistono diverse tipologie di intolleranze alimentari. Quelle enzimatiche sono determinate dall’incapacità, per difetti congeniti, di metabolizzare alcune sostanze presenti nell’organismo. L’intolleranza enzimatica più frequente è quella al lattosio, una sostanza contenuta nel latte; la forma più comune di intolleranza al grano è la celiachia; un altro esempio di intolleranza dovuta alla carenza di un enzima è il favismo. Le intolleranze farmacologiche si manifestano in soggetti che hanno una reattività particolare a determinate molecole presenti in alcuni cibi. In alcuni casi, infine, la reazione può essere dovuta ad alcuni additivi aggiunti agli alimenti. Non è ancora chiaro se in questo caso si tratti di intolleranza o di allergia: non ci sono prove che la reazione abbia basi immunologiche, ma le manifestazioni sono così variabili che non si può escludere la possibilità di un’interazione tra meccanismi biochimici e meccanismi mediati immunologicamente.

Sono state individuate le principali sostanze che possono provocare intolleranze farmacologiche (un gruppo di sostanze chiamate amine vasoattive e altre sostanze tra cui la caffeina e l’alcol etilico) e gli additivi che danno più frequentemente reazioni (i cibi in cui sono contenuti e i sintomi che possono provocare).

Sintomi e complicanze
La sintomatologia associata alle intolleranze alimentari è piuttosto variabile: generalmente si riscontrano sintomi prettamente intestinali (dolori addominali, diarrea, vomito, perdita di sangue con le feci), raramente vengono colpiti altri organi. Le allergie, invece, poiché sono scatenate da meccanismi immunologici, possono manifestarsi anche senza sintomi intestinali.
La sintomatologia legata alle intolleranze può in alcuni casi divenire cronica; le allergie possono avere anche complicanze più gravi, fino allo shock anafilattico.


Diagnosi
La diagnosi di intolleranza alimentare è una diagnosi per esclusione: è possibile solo dopo aver indagato ed escluso un’allergia alimentare. L’indagine utilizzata per accertarla consiste nell’individuare l’alimento sospetto, eliminarlo dalla dieta per 2-3 settimane e poi reintrodurlo per altre 2-3 settimane.
Se i sintomi scompaiono durante il periodo in cui viene abolito l’alimento e si ripresentano nel momento in cui viene reintrodotto nella dieta si tratta di una reazione avversa al cibo. A questo punto si verifica, attraverso test diagnostici, se è coinvolto il sistema immunitario e se si tratta pertanto di un’allergia; in caso contrario il disturbo è molto probabilmente dovuto a un’intolleranza.
Oggi esistono anche dei “test alternativi” (per esempio il test citotossico) per diagnosticare le intolleranze alimentari, ma sono privi di attendibilità scientifica e non hanno dimostrato efficacia clinica. Il trattamento per le intolleranze alimentari, come per le allergie, consiste nell’eliminare dalla dieta o consumare in piccole quantità gli alimenti che provocano la reazione.

Intolleranza al lattosio
La più comune intolleranza enzimatica è quella al lattosio, generalmente ereditaria e molto diffusa in Asia e in alcune regioni dell’America. In Europa, è più frequente nelle aree mediterranee, tra cui l’Italia e meno nel Nord.Il lattosio è lo zucchero contenuto nel latte. Prima di essere assorbito e utilizzato dall’organismo il lattosio deve essere scomposto nelle sue componenti, il glucosio e il galattosio. Per effettuare questa operazione è necessario un enzima chiamato lattasi. Se non vengono prodotte sufficienti quantità di lattasi una parte del lattosio può non essere digerito. Una scarsa produzione di lattasi non implica necessariamente l’intolleranza al lattosio. Pertanto, questa intolleranza può essere ridotta attraverso la graduale reintroduzione nella dieta dei cibi contenti lattosio. La sintomatologia è dose-dipendente: maggiore è la quantità di lattosio ingerita, più evidenti sono i sintomi, che possono includere flatulenza, diarrea, gonfiore e dolori addominali.
In caso di diagnosi di intolleranza al lattosio non è sempre necessario eliminare i prodotti che lo contengono, a volte è possibile individuare la quantità di lattosio che può essere tollerata senza scatenare sintomi. Se l’intolleranza è lieve possibile controllare i sintomi bevendo il latte durante i pasti, sostituendo i prodotti freschi con quelli fermentati, bevendo latte povero di lattosio. Alcuni formaggi (parmigiano, emmental, cheddar, edam) contengono pochissimo lattosio. Se l’intolleranza è grave è importante fare attenzione e leggere accuratamente le etichette degli alimenti: il lattosio, infatti, è utilizzato in molti cibi pronti.


La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva.
— Albert Einstein

giovedì 27 novembre 2008

SALE - QUALE SCEGLIERE ?


Il cloruro di sodio e' un nutriente utile. La natura produce del sale di ottima qualità privo di inquinamento e ricco di oligoelementi e minerali.
L’ uomo lo raffina e aggiunge un solo minerale : lo iodio.
Serve davvero? da dove proviene lo iodio usato ?

La scoperta dello iodio come minerale indispensabile al corretto funzionamento della tiroide ha innescato la iodio mania nel sale. L' uomo ha pensato bene di addizionalo nel comune sale da cucina o clururo di sodio, spingendo l' opinione pubblica a credere che questo supplemento nutrizionale fosse indispensabile alla salute.
Be come vedremo in questo articolo, la realtà è ben diversa.
Il sale in natura.
Il processo naturale che porta alla formazione del sale dura milioni di anni. In questo lasso di tempo è la natura stessa che seleziona il salgemma depurandolo dalle rocce , dai metalli pesanti e perfino dalla radioattività. E’ questo l’ unico sale indicato per l’ uso alimentare : solamente quello naturale non raffinato .
Cerchiamo di distinguerli e saperli riconoscere. Sono cinque le forme più comuni di sale:

Cristallo di sale

Sale cristallino

Salgemma o sale grezzo

Sale raffinato
Sale marino

Sale addizionato

Il Cristallo di sale rappresenta la forma più pura e naturale del sale. Il sale cristallino è molto simile al cristallo di sale . Il cristallo di sale ha una forma esteriore perfetta mentre il sale cristallino è più grezzo. A livello qualitativo la composizione è molto simile.

Il salgemma o sale grezzo, viene estratto dalle miniere. Non presenta il reticolo cristallino tipico del sale cristallino .
Solo queste tre forme sono indicate per uso alimentare. Valido anche il sale marino integrale, solo se non raffinato (normalmente lo è)

Sale raffinato.

E' quello che tipicamente affolla le nostre tavole. E' ottenuto per raffinazione del salgemma o ottenuto direttamente tramite trivellazione o altri processi estrattivi ( evaporazione solare ed evaporazione indotta ) Al fine di renderlo più piacevole alla vista e depurarlo da eventuali sostanze estranee, viene raffinato.

Raffinazione del sale

Il sale naturale contiene anche zolfo ( componente di proteine e del' insulina ,utile per la disintossicazione del corpo ) Magnesio ( attiva oltre 300 enzimi ) Calcio e Potassio Ferro e iodio. I depositi di sale hanno un ‘età compresa tra 2 milioni e 570 milioni di anni ( Pakistan Siberia ) è un processo lungo e selettivo che porta ad accumulare sostanze minerali solubili in acqua e biodisponibili. Possono essere anche presenti numerosi oligoelementi come boro, bromo, carbonio, silicio...

Il processo di raffinazione elimina completamente tutti questi sali minerali ed oligoelemneti

Dulcis in fundo , per evitare la formazione di umidità, vengono arricchiti con carbonati e silicati ( il vecchio metodo del chicco di riso è certamente più salutare )

Sale addizionato
A questo punto, dopo aver eliminato una notevole quantità di minerali e oligoelementi preziosi, l' uomo aggiunge un solo minerale: lo iodio. E in etichetta è difficilmente menzionata la quantità aggiunta, per non parlare della forma chimica e della provenienza.

Solitamente l’ additivo utilizzato è lo iodato di potassio in concentrazione di 50 mg per kg di sale. Questi valori variano da un produttore all’ latro con tolleranze anche del 50 % più o meno di iodio aggiunto !

Ma quanto iodio serve al nostro organismo?

Nessuno conosce con precisione la quantità di iodio indispensabile per evitare problematiche connesse alla tiroide. Ogni individuo ha una necessità differente di pochi milligrammi al giorno. Senza contare che il fatto di assumere iodio addizionato non significa che il nostro organismo abbia la possibilità di utilizzarlo correttamente.

Il sale iodato viene utilizzato da tutti ! perfino gli animali vengono nutriti con mangime arricchito di sale iodato .Il sale iodato vien utilizzato da : panettieri, gastronomie, ristoranti, industrie alimentari. Nei preparati industriali non è neppure obbligatorio indicare la sua presenza. Anche gli animali sono fonti di iodio: nel mangimi è largamente utilizzato. Le uova il latte ed i latticini sono , al pari del sale, iodati !

Gli effetti negativi dello iodio

Lo iodio è oltremodo dannoso per chi soffre di ipertiroidismo. Alcune persone possono avere reazioni allergiche allo iodio.
Da dove arriva tutto lo iodio aggiunto al sale ?
Esistono aziende specializzate che riciclano lo iodio dei rifiuti speciali. Disinfettanti, inchiostro ,mezzi di contrasto per radiografie, sostanze velenose.

Iodio nel sale NO GRAZIE Sale raffinato ? NO GRAZIE ?

In conclusione : assumiamo iodio ogni volta che mangiamo qualcosa, dalla pizza alla scatola di fagiolini. Ma che senso ha usare un sale raffinato a cui è stato tolto tutto, iodio naturale compreso e poi riaggiunto ? Perchè rinunciare allo iodio naturale e non inquinato a favore di derivati chimici certamente non puri?
Un consiglio : comprate solo sale naturale ed evitate accuratamente ogni prodotto preconfezionato che lo contenga.
Il sale naturale contiene già tutti gli elementi utili alla nostra salute.

www.naturopataonline.org

lunedì 24 novembre 2008

A ROMA COME A NAPOLI...SPECULAZIONE RIFIUTI - REPORT -

Il 24 giugno 2008, dopo 9 anni di commissariamento straordinario, la regione Lazio è uscita finalmente dall'emergenza con un nuovo piano per i rifiuti che prevede, entro il 2011, la realizzazione di alcuni gassificatori. La commissione europea era sul punto di sanzionare l'Italia perché l'ultimo piano rifiuti che mancava era proprio quello della regione Lazio che ha un bilancio disastroso: solo il 14% di raccolta differenziata contro il 42% della Lombardia. In questi mesi i cittadini romani hanno spesso dato vita a forme di protesta: se si facesse la raccolta differenziata, dicono, non ci sarebbe bisogno di bruciare tutto. La discarica di Malagrotta è la più grande d'Europa, ci finiscono dentro i rifiuti di Roma, Ciampino, Fiumicino e della Città del Vaticano. Appartiene alla società E. Giovi di Francesco Rando, mentre il capitale è dell'avvocato Manlio Cerroni: il monopolista romano dello smaltimento dei rifiuti.

Nella zona di Malagrotta, oltre alla discarica e al futuro gassificatore ci sono: un inceneritore per i rifiuti ospedalieri, una raffineria e quattro impianti per lo stoccaggio dei carburanti. Tutte strutture che secondo la legge Seveso 2 del 1999 vanno monitorate anche perché secondo l'Arpa le condizioni della falda e dei corsi d'acqua della zona sono pessime. Il gassificatore di Roma, che è ancora sotto collaudo e che è finito in questi giorni sotto locchio della magistratura, è costato a Manlio Cerroni 350 milioni di euro, la metà recuperati con il contributo dello stato sul Cip6 e smaltirà fino a 500 tonnellate di combustibile da rifiuti al giorno e genererà energia per 36 megawatt che verranno venduti sul mercato.

L'Unione europea aveva emanato nel 99 una direttiva in base alla quale avrebbero potuto essere smaltiti solo rifiuti pretrattati, cioè quelli scartati dalla raccolta differenziata. Ma da noi la direttiva Ue viene trasformata in decreto nel 2003 e applicata solo nel 2005. E comunque fino al 2008 le discariche italiane, in barba allUe, hanno continuato a smaltire rifiuti indifferenziati grazie al meccanismo delle proroghe. Malagrotta è in proroga dal 2005 e dovrebbe essere chiusa il 31 dicembre del 2008. Nel piano regionale di Marrazzo, si prevede che al suo posto, venga individuata un'altra discarica, sempre di proprietà di Manlio Cerroni.

A Roma l'Ama, l'azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti, non gestisce alcuna struttura di peso nel ciclo dello smaltimento. Confronto con Berlino, una città che ha più abitanti di Roma, dove la differenziata raggiunge il 41% e dove le discariche anziché aprirle si chiudono.


domenica 23 novembre 2008

LO YOGA AUMENTA LA MATERIA GRIGIA


Un programma di meditazione yoga della durata di due mesi è in grado di ridurre sensibilmente lo stress, poiché riesce ad aumentare lo spessore della materia grigia del cervello. A fare la rivelazione è il settimanale Der Spiegel', che anticipa i risultati di uno studio di prossima pubblicazione, condotto dalla psicologa tedesca Britta Hoelzel e dalla sua collega Sara Lazar presso il "Massachusetts General Hospital" di Boston.

Il miglioramento grazie alle antiche pratiche buddhiste - Le due studiose hanno esaminato 26 persone, uomini e donne, tutte vittime di un forte stato di stress, che in precedenza non avevano mai compiuto esercizi di meditazione. Dopo aver partecipato ad un programma di meditazione basato sulle più antiche pratiche buddhiste, i partecipanti hanno visto migliorare considerevolmente il loro stato psicologico. Esami computi con la tac hanno confermato che lo spessore della materia grigia in alcune aree cerebrali era considerevolmente aumentato. "Nei cervelli di queste persone sono avvenute cose rilevanti", ha spiegato al settimanale la dottoressa Hoelzel, secondo cui i risultati scientifici dimostrano che la capacita' cognitiva risulta accresciuta grazie a cellule nervose nuove e rigenerate.

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/08/11/22/yoga_aiuta_cervallo_ricerca_741.html


SMETTERE DI FUMARE E' FACILE







Questo libro è la chiave che vi permetterà di uscire dalla prigione del fumo con facilità. Il metodo Easyway (letteralmente modo facile) non si basa su inutili tattiche intimidatorie, non fa appello alla forza di volontà né porta ad ingrassare, ma, capitolo dopo capitolo, dimostra come sia il fumatore accanito sia quello occasionale possano, serenamente, liberarsi dalla schiavitù della nicotina per sempre. Tutto quel che occorre per diventare felici non fumatori è solo il tempo di leggere queste pagine, come testimoniano i milioni di persone che l'hanno già letto, perché - nonostante sembri impossibile - smettere di fumare è facile, se sai come farlo.

martedì 18 novembre 2008

USO ECCESSIVO DI ANTIBIOTICI PER IL 44% DI ITALIANI



ll 44% degli italiani li usa in maniera scorretta o eccessiva. A causa di questo atteggiamento i batteri sviluppano nuovi e più resistenti ceppi. Si assumono troppo e si assumono male.
Gli italiani ricorrono troppo spesso agli antibiotici e circa la meta' dei ''consumatori'' ne fa un uso scorretto favorendo anche lo sviluppo dell'antibioticoresistenza. Un quadro ''allarmante'' quello presentato oggi al ministero della Salute, dal sottosegretario Ferruccio Fazio, il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Enrico Garaci, e il direttore generale dell'Aifa, Guido Rasi, in occasione della presentazione della Campagna di comunicazione per un uso corretto degli antibiotici.
In particolare ogni giorno in Italia 1 milione e mezzo di persone assume un antibiotico, al di fuori dell'ambito ospedaliero, senza distinzioni legate all'eta', tranne che per un maggior ricorso in eta' pediatrica. Tra le cause piu' frequenti di prescrizione, le infezioni delle vie respiratorie (60%) del sistema urinario (9%) dell'orecchio (6%) del cavo orale (6%).

Inoltre, i dati relativi al consumo degli antibiotici analizzati dall'Agenzia Italiana del Farmaco mostrano come il consumo di questa classe di farmaci continui a crescere e come l'Italia sia uno dei Paesi europei con il piu' alto consumo di antibiotici preceduta solo dalla Francia, dalla Grecia e da Cipro.

E ancora: i dati mostrano come gli antibiotici siano al terzo posto come spesa nella classifica dei farmaci dispensati a carico del Ssn e al quinto se si considerano anche gli acquisti fatti direttamente dai cittadini. Il 90,8% della spesa territoriale relativa agli antibiotici e' a carico del Servizio sanitario nazionale e dunque la dispensazione del farmaco e' conseguente a prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Solo il 9,2% della spesa e' relativo ad acquisto fatto direttamente dai cittadini in farmacia. In relazione ai consumi, invece, il primo posto tra gli antibiotici e' occupato da una penicillina (amoxicillina + acido clavulanico) seguita da macrolidi e chinoloni (levofloxacina). Dal 2000 al 2007 la prescrizione di moxifloxacina e' aumentata del +398%, quella di amoxicillina+acido clavulanico e' raddoppiata (+100%) mentre quella di azitromicina e claritromicina (macrolidi) e' aumentata rispettivamente del +23,9% e +25,6%.
12 novembre 2008
www.lanuovaecologia.it


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venerdì 14 novembre 2008

RIAPPARE IL PICCOLO BUDDHA






Katmandu, 11 nov.
Migliaia di devoti sono accorsi per vedere colui che credono essere la reincarnazione del Buddha: Ram Bahadur Bamjan, giovane di 18 anni chiamato anche Palden Dorje Lama, è ricomparso dalla giungla nel sud del Nepal vicino alla città di Nijgadh, 160 chilometri a sud della capitale Katmandu. Appena si è diffusa la notizia della sua riapparizione, dopo due anni di meditazione nella giungla, migliaia di suoi seguaci, anche dall'India, sono giunti sul posto per vederlo. Per una settimana Bamjan parlerà ogni giorno con loro per alcune ore e poi ritornerà nel silenzio della giungla. Capelli lunghi e vestito bianco, il ragazzo è apparso in buona salute, scrive il giornale Rajdhani. Le sue prime parole sono state dedicate alla pace e alla fine delle discriminazioni.

giovedì 13 novembre 2008

AIDS SIEROPOSITIVO GUARISCE GRAZIE A TRAPIANTO DI MIDOLLO



Un americano di 42 anni malato di leucemia e sieropositivo, dopo aver subito un trapianto di midollo spinale nel 2006, è guarito dalla leucemia e non ha ancora sviluppato l'Aids sebbene abbia sospeso l'assunzione dei farmaci contro la malattia da ben 600 giorni.
I medici sono cauti. L'Aids, infatti, potrebbe ancora svilupparsi oppure essere presente senza forme manifeste. Ma a quanto pare il paziente sembra salvo e tutto grazie al midollo trapiantato. Un midollo non comune perché appartenente a un soggetto cosiddetto "naturalmente immune". Nel midollo del donatore, infatti, era presente una mutazione genetica naturale capace, se ereditata da entrambi i genitori, di rendere immuni dalla maggior parte dei ceppi del virus.

Il fatto, accaduto nella clinica universitaria della Charité a Berlino, rappresenta un'importante speranza nella cura dal virus dell'Hiv, ma come ha spiegato il direttore della clinica di medicina di Ematologia e di Oncologia dell'ospedale, Thielm Eckhard, è necessario

LE ARTERIE DEI BAMBINI OBESI SONO COME QUELLE DI UN 45ENNE.


Giovani obesi, a rischio le arterie del collo.

Nello studio è stato analizzato un parametro che stima la formazione di placche nelle arterie, fattore di rischio per eventi quali l’infarto del miocardio e l’ictus.
Le arterie dei bambini e degli adolescenti obesi sono simili a quelle di un soggetto di 45 anni, secondo una ricerca presentata alle Scientific Sessions 2008 dell’American Heart Association.
Il gruppo di studiosi che ha svolto la ricerca ha utilizzato una tecnica a ultrasuoni per misurare lo spessore delle arterie carotidee, che forniscono il sangue al cervello in una coorte di giovani obesi, 34 maschi e 36 femmine di età media pari a 13 anni.
In particolare è stato analizzato il parametro CIMT (carotid artery intima-media thickness) che fornisce una stima della formazione di placche all’interno delle arterie, un noto fattore di rischio per eventi quali l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale.

Secondo le analisi, i soggetti avevano livelli anomali di uno o più parametri ematici, in particolare elevati livelli di lipoproteina a bassa densità (LDL), meglio conosciuta come “colesterolo cattivo”, bassi livelli di lipoproteina ad alta densità (HDL), noto anche come “colesterolo buono”, o alti livelli di trigliceridi.
Il 57 per cento dei soggetti avevano un indice di massa corporea oltre il 95° percentile.
Il valore medio di CIMT era di 0,45 millimetri con valori massimi di 0,75 millimetri.
Ma il risultato preoccupante è che l’“età vascolare” dei soggetti - ovvero l’età per la quale è considerato normale lo spessore delle arterie riscontrato - è risultata di 30 anni maggiore dell’età biologica.
Tra i vari fattori di rischio, è risultato importante il livello di trigliceridi: le persone con valori oltre i 100 mg/dl avevano con maggiore probabilità un’età vascolare avanzata.

"L’età vascolare è risultata più avanzata nei bambini e nei ragazzini in cui la condizione di obesità era associata a un alto valore dei trigliceridi: tale combinazione dovrebbe essere considerata un campanello di allarme per i rischi cardiovascolari”, ha commentato Geetha Raghuveer, che ha partecipato alla ricerca.

(fc) (12 novembre 2008)


http://www.prout.it/
La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva. — Albert Einstein

martedì 11 novembre 2008

BULLISMO FA RIMA CON SADISMO


I risultati della risonanza magnetica funzionale


A differenza che nel gruppo di controllo, nei giovani con disturbo da condotta aggressiva non si attivava alcun sentimento di empatia.

I giovani con un grado di aggressività più alto rispetto alla media dei coetanei sembrano mostrare soddisfazione quando infliggono dolore ad altre persone: è quanto risulta da una ricerca degli psicologi dell’Università di Chicago.

Nel corso di una serie di test, infatti, i cervelli di queste persone sottoposti a scansioni mediante la tecnologia dell’imaging a risonanza magnetica funzionale (fMRI), mostrano una notevole attivazione delle regioni cerebrali coinvolte nei processi di ricompensa mentre i soggetti guardano videoclip nei quali viene rappresentata una situazione in cui un personaggio causa dolore ad altri. Lo stesso tipo di attivazione, invece, non si evidenzia nei soggetti che non mostrano un comportamento aggressivo.

“È la prima volta che scansioni fMRI sono state utilizzate per studiare situazioni di questo tipo, che normalmente dovrebbero suscitare empatia in chi le vede”, ha spiegato Jean Decety, docente di psicologia e psichiatria all’Università di Chicago. "Questo lavoro ci consentirà di comprendere meglio il modo in cui i giovani adottano comportamenti aggressivi e violenti.”

Decety è considerato un esperto nello studio di emozioni quali l’empatia e di quei processi neurofisiologici che stanno alla base dei comportamenti sociali. Quest’ultimo studio era centrato sulla idea che una naturale disposizione all’empatia possa essere sostituita da altri meccanismi che hanno a che fare con l’aggressività.

Nel corso dello studio, il cui resoconto dal titolo "Atypical Empathetic Responses in Adolescents with Aggressive Conduct Disorder: A functional MRI Investigation" è apparso sull’ultimo numero della rivista “Biological Psychology”, sono stati confrontati ragazzi di 16/18 anni con un disturbo da condotta aggressiva con un gruppo di controllo costituito da adolescenti che non hanno mai mostrato comportamenti aggressivi e violenti di grado anomalo.

Tutti i giovani sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale mentre assistevano a uno spettacolo in cui alcune persone provavano dolore, in un primo caso per via accidentale, per esempio a causa della caduta di un oggetto pesante, e in un secondo caso quando un’altra persona faceva loro uno sgambetto per procurare un danno intenzionale.

"Abbiamo riscontrato come nei giovani aggressivi erano attivati i circuiti neuronali implicati nell’elaborazione del dolore in misura uguale che nel gruppo di controllo”, ha spiegato Decety.
“I giovani con un passato di comportamenti aggressivi, tuttavia, mostravano una specifica e notevole attivazione dell’amigdala e dello striato ventrale, un’area attivata dalla sensazione di gratificazione proprio mentre guardavano il dolore inflitto da altri, il che suggerirebbe che provassero piacere nell’assistere allo spettacolo.”

A differenza dei soggetti del gruppo di controllo, i giovani violenti non attivavano l’area del cervello coinvolta nell’autocontrollo, individuata nella corteccia prefrontale mediale e nella giunzione temporoparietale.

Il gruppo di controllo, infine, si è comportato in modo del tutto analogo a quanto mostrato in uno studio dell’anno scorso, in cui Decety e colleghi hanno utilizzato lo stesso tipo di metodica di imaging con soggetti tra 7 e 12 anni per studiare il grado di empatia nei confronti di persone che pativano un dolore.

Le scansioni hanno mostrato che quando questi bambini vedevano l’immagine di qualcuno colpito intenzionalmente, inoltre, si attivava la regione cerebrale associata alla comprensione dell'interazione sociale e del ragionamento morale. (fc)

***

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333803
http://www.prout.it/

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sabato 8 novembre 2008

ACQUA DIAMANTE E PMT




«Era il febbraio 2003, quando casualmente venni a sapere che una cara amica, Lidia, era fornita d'una certa Acqua Diamante. Senza saperne nulla, un impulso interiore mi spinse a comporre il suo numero e a chiederle, quasi a pretendere, di farmi avere in qualche modo quest'acqua particolare. Dato che abitavamo a notevole distanza, dovetti attendere un po' di tempo, ma circa quindici giorni dopo Lidia si presentò a casa mia con una bottiglietta del prezioso liquido. Da subito iniziai a riprodurla regolarmente, e ad adoperarla con tutta la famiglia per i comuni usi domestici quotidiani...».
Inizia così, apparentemente per caso, il percorso con l'Acqua Diamante dell'autore di questo libro, il primo ed unico documento cartaceo in Italia, forse nel mondo, corredato di un video di un'ora, pubblicato con l'autorizzazione e la gentile concessione di Joël Ducatillon (il fondatore francese).
Questa opera costituisce il frutto degli ultimi sei anni del suo percorso personale. Agli importanti cambiamenti intervenuti nella sua vita, ed alle tante esperienze vissute nel corso del tempo dal momento in cui iniziò ad utilizzare l'Acqua Diamante, si aggiunge il conforto delle numerose, generose e variegate condivisioni da parte dei molti che condividono questo percorso che oggi coinvolge migliaia di persone in tutto il mondo.

Concetti chiave:
Trasmutazione delle memorie cellulari incarnate nel DNA
Sgretolamento delle maschere e delle false identità generate dell’irradiazione del sub-conscio
L’incarnazione quale sublime via evolutiva
Guarigione dei rapporti e delle situazioni di vita
Risveglio della Coscienza collettiva ed individualizzata
Ritrovare ed attuare lo scopo d’incarnazione della propria anima
Elevazione frequenziale per adeguarsi rapidamente all’aumento vibrazionale in atto
Predisporsi per tempo al prossimo “Salto Quantico”, per avere accesso all’imminente nuova dimensione esistenziale
Di cosa si parla: Contenuti del DVD:
Intervista all’autore
Duplicazione casalinga dell’Acqua Diamante
Utilizzo dell’Acqua Diamante attraverso le intenzioni
Esecuzione seduta di PMT, tecnologia di quinta dimensione
Testimonianze
Musica di Capitanata

Argomenti trattati nel libro:
La cronistoria del progetto Steel Storm Staelhe in soccorso dell’umanità, e la storia dell’autore. L’encoder DNA850, la chiave che apre le porte al progetto Steel Storm Staelhe
Il Mondo Nuovo: i cicli cosmici d’espansione e contrazione nel campo unitario della Coscienza. Sulla “Profezia di Daniele”. A proposito di Lourdes
Anima, DNA e memorie cellulari
Acqua Diamante: proprietà, effetti superiori, effetti collaterali “desiderabili”, effetto di specchio perfetto, funzione di trasferimento, riproduzione casalinga, i bambini, altri utilizzi, condivisioni, testimonianze, risposte. Gli animali, le piante e l’ambiente
Cos’è la “Realtà”? Giochiamo insieme, viaggio di consapevolezza
Masaru Emoto ed i suoi esperimenti con i cristalli d’acqua
Livelli di coscienza. Il conflitto della dualità
La PMT: trasmutazione piramidale delle memorie, seconda fase del progetto Steel Storm Staelhe. La cronistoria prosegue, svolgimento d’una seduta, la volontà dell’anima, lo schema delle memorie maschili, femminili, espresse e non espresse, irradiazione, attrazione e creazione della propria realtà, che cosa non amo di me in te?, esperienze dell’autore, risposte di Joël Ducatillon.
La griglia di coscienza e la massa critica. L’esperimento de “La centesima scimmia”.

Capitoli aggiuntivi: testi originari di Joël Ducatillon.
Riferimenti web

Questo libro con DVD è il frutto degli ultimi sei anni di percorso personale dell’autore, che lo hanno visto impegnato attivamente nella diffusione dell’Acqua Diamante e del suo messaggio in tutta Italia attraverso conferenze, seminari, ed il sito web liberamenteservo.it. Agli importanti cambiamenti intervenuti nella sua vita, ed alle molte esperienze vissute nel corso del tempo dal momento in cui iniziò ad utilizzare l’Acqua Diamante, si aggiunge il conforto delle numerose, generose e variegate condivisioni da parte delle molte persone conosciute nel corso delle sue conferenze, oppure che si mettono in contatto con lui per i più svariati motivi: dalla richiesta d’informazioni al desiderio di fornire testimonianza della propria esperienza. Il gruppo di discussione Yahoo “DNA850” dedicato all’argomento è ormai un supporto di estrema importanza e di sicura convalida dell’efficacia dell’Acqua Diamante e della P.M.T., e gli iscritti più attivi e partecipi ne rappresentano una testimonianza vivente, sicura ed affidabile.
A chi si rivolge:
Alle migliaia di praticanti di acqua diamante e PMT presenti in Italia e a tutti coloro che ne hanno sentito parlare e desiderano informazioni ufficiali sull’argomento.La web community che segue queste tematiche conta oltre 10.000 appassionati.
Chi l’ha scritto:
Danilo Diinabandhu Perolio (dal sanscrito l'amico dei poveri, n.d.r.). Nel 1997, passando per l'omeopatia ed il training autogeno, inizia il percorso del ReiKi, e poco dopo incontra l'Ananda Marga intraprendendo contemporaneamente al ReiKi anche la via del Tantra-Yoga originario, ricevendo il nome spirituale di "diinabandhu" con l'iniziazione alla meditazione. Nel frattempo partecipa a corsi e a seminari di Yoga, Rebirthing, Canto Armonico, Immaginazione Creativa.
Per alcuni anni prosegue principalmente e con determinazione sul sentiero dello yoga e della meditazione tantrica dell'Ananda Marga predisponendosi a profonde trasformazioni interiori, e maturando la predisposizione alla via del Seva secondo le proprie inclinazioni e predisposizioni naturali.
Parallelamente conosce ed acquisisce altre tecniche di meditazione, yoga, mantra-yoga, ki-therapy, pratiche riguardanti il processo del Corpo di Luce, ed altri insegnamenti spirituali. L'arrivo nella sua vita dell'Acqua Diamante, e poi della PMT, che definisce doni celesti, lo aiuta sensibilmente ad affrettare il proprio processo di maturazione interiore. Al presente tiene conferenze sull'Acqua Diamante e sulla PMT in tutta Italia, è ReiKi-Master ed operatore di PMT/FAA; gestisce il portale web LiberaMenteServo.it da lui stesso ideato, e fondato con l'aiuto di preziosi amici.
Coordina la comunicazione tra gli operatori di PMT ed i distributori di Acqua Diamante italiani attraverso il webgroup DNA850 Steel Storm Staelhe Italia" dedicato all'argomento, il quale è ormai un supporto di estrema importanza e di sicura convalida dell'efficacia dell'Acqua Diamante e della P.M.T., e gli iscritti più attivi e partecipi ne rappresentano una testimonianza vivente, sicura ed affidabile.

L'Acqua Diamante, la PMT e la FAA, è stata realizzata dal francese Joël Ducatillon, quale veicolo iniziale del progetto celeste "Steel Storm Staelhe", proseguito con la PMT e recentemente con la FAA. La pubblicazione dedica ampio spazio alla storia della tecnologia ed è integrato e completato dai documenti originali delle conferenze di Joël Ducatillon.




mercoledì 5 novembre 2008

OMEOPATIA PER LA MEMORIA



Lo stress e i problemi di circolazione non sono gli unici nemici della
memoria. “Alcuni metalli - spiega Giovanni Fasani, specialista di Igiene,
medicina preventiva e nutrizione a Milano - come piombo, alluminio e
mercurio, danneggiano il sistema nervoso. Vanno ricercati con speciali test
ed eliminati dall'organismo. Per farlo, serve una cura a base di minerali
che va studiata caso per caso dallo specialista”.

Spesso la mancanza di memoria è causata dai troppi stimoli che arrivano al
sistema nervoso che si logora. “Le cure più adatte - spiega Massimo Soldati,
psicologo ed esperto di floriterapia a Milano - sono quelle omeopatiche: una
buona scelta è Argentum nitricum, che aiuta a combattere ansia e agitazione.
Altrimenti si può provare con i fiori di Bach, come White Chestnut, indicato
per chi alterna momenti di super attività della mente ad altri di vera e
propria apatia”.

“Clematis serve, invece, quando si ha scarsa memoria per i dettagli, perché
non si riesce a concentrarsi. La dose, per ognuno di questi rimedi, è di
quattro gocce quattro volte al giorno. Aiutano la memoria anche le vitamine
del gruppo B, in particolare la B6. Non è difficile trovarla, anche sotto
forma di integratore alimentare.

Data articolo: novembre 2008

Fonte: fitnessblog.girlpower.it

La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva.
— Albert Einstein

domenica 2 novembre 2008

RAFFORZARE ILSISTEMA IMMUNITARIO, PER GRANDI E PICCINI



Ti piacerebbe trovare un modo, quest’inverno, per rinforzare il tuo sistema immunitario in modo semplice per non ammalarti?

E se ne trovassi 10 invece?
Il tempo cambia in autunno, il freddo comincia ad arrivare, e nasi colanti e starnuti cominciano a diventare un epidemia.
Intorno ad Halloween, la prima palla di neve si incrocia con l’abbuffata di dolci del 31 ottobre per lasciare la maggior parte di noi in balia di una successione di raffreddori ed influenza che non ci abbandona più per tutto l’inverno. E allora che ne diresti se scoprissi un modo semplice per rinforzare il tuo sistema immunitario per non ammalarti più? Le persone che adotteranno tre o più dei suggerimenti da questo elenco, e che li metterano in pratica, rinforzeranno sensibilmente il proprio sistema immunitario, aumentando la propria capacità di rimanere in salute durante la terrificante stagione dell’influenza e dei raffreddori, e tenendo alto il livello del loro benessere e della loro salute attraverso i mesi più grigi e tetri dell’anno!

1. Bevi limoni.
Il limone è uno degli alimenti ideali per ristabilire l’equilibrio acido-alcalino. Bere spremute fresche di limone diluite in acqua, o in aggiunta al tè, come condimento sull’insalata, al posto dell’aceto,come ingrediente in cucina, aiuta a mantenere il “clima” interno del corpo ad un PH tale da aiutare lo sviluppo dei batteri utili invece che dei virus e dei batteri dannosi che prolificano in ambienti più acidi. Anche l’aceto di mele è un ottimo aiuto per aumentare l’alcalinità del tuo organismo, ma il gusto del limone è più piacevole!

2. Dai al tuo corpo una spinta con le erbe.
Esistono centinaia di integratori e di tinture madri a base di erbe che possono aiutare il tuo sistema immunitario durante l’inverno. Io raccomando gli olii essenziali, come un’eccellente risorsa per stimolare il sistema immunitario, e ogni forma di medicina naturale basate sulle piante, ma anche altri rimedi possono essere d’aiuto. Le erbe fresche e tutti i rimedi che si possono assumere attraverso l’alimentazione sono sempre preferibili agli integratori, dal momento che hanno una più alta efficacia, e il tuo corpo ne assorbe meglio i principi attivi.

3. Dormi una notte intera di buon sonno.
Ogni organismo è diverso: il tuo corpo potrebbe avere bisogno da un minimo di 6 ore ad un massimo di 10 per notte. Qualunque sia il tuo personale fabisogno, assecondalo! Il sonno è collegato all’equilibrio ormonale ( che include l’ormone della crescita, e quello dello stress, il cortisolo) , fa dimagrire, ragionare e pensare meglio, migliora l’umore, e rende la pelle più luminosa e piena di salute.

4. Mangia abbastanza proteine (meglio se vegetali!).
Le proteine sono i mattoni che mantengono corpo, mente, e sistema immunitario, in salute. Le diete povere di proteine tendono ad essere troppo ricche di carboidrati che vengono subito convertiti in glucosio, aumentando la glicemia nel sangue e sforzando il pancreas ed il sistema immunitario.

5. Bevi molta acqua.
Questo è un dato di fatto. La maggior parte dei malditesta insorge perchè, nonostante le numerose raccomandazioni, la gente ancora non beve abbastanza! Il mal di testa e la sete sono entrambi sintomi di disidratazione.

6.Bevi il caffè con moderazione.
Contrariamente a quanto affermano recenti studi, che li indicano come fonte di antiossidanti, il cioccolato ed il caffè sono i peggiori alimenti che puoi assumere per la tua salute e per il tuo sistema immunitario. La caffeina sottrae al tuo corpo minerali e vitamine, e ti disidrata. Se bevi caffè, assicurati di bere due bicchieri d’acqua in più per ogni tazzina di caffè bevuta.

7. Evita lo zucchero raffinato.
Se vuoi fare anche solo una cosa per il tuo sistema immunitario, comincia ed eliminare lo zucchero bianco, è il suggerimento più importante. Vedrai subito dei risultati nel tuo livello di energia, nel tuo peso, e nella tua capacità di ragionare più chiaramente, non avendo più questa dipendenza. Smetti di mangiare zucchero raffinato. Molti nutrizionisti olistici considerano lo zucchero una droga per il suo impatto sul corpo umano; ho conosciuto specialisti che raccomandavano di eliminare lo zucchero dalla dieta ancora prima di quanto raccomandassero di smettere di fumare. Zuccheri più salutari come il succo d’agave e di stevia esistono, mentre è bene evitare dolcificanti artificiali, sono più tossici dello zucchero bianco.

8. Fai incetta di frutta e verdura fresca.
Sono ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, fibre ed enzimi. Il contenuto nutrizionale che ricevi dalla frutta e dalla verdura fresche è incomparabile. Molte vitamine, inclusa la vitamina C, sono antiossidanti e proteggono le cellule, incluse quelle del sistema immunitario, dai danni delle tossine presenti nell’ambiente. I vegetali scuri, come i broccoli e i cavoli, sono ricchi di flavonoidi, di polifenoli, e altri antiossidanti. La fonte perfetta di minerali sono le alghe, che vengono vendute essiccate, ma che si possono trovare anche grezze (essiccate a basse temperature in modo che mantengano la maggior parte dei minerali e delgi enzimi) nei negozi di prodotti naturali.

9. Passa un po’ di tempo al freddo.
Fai la lotta con le palle di neve ad esempio! Questo esercizio può aiutare la tua salute e il tuo benessere tramite il rilascio di endorfine. La maggior parte di noi passa il 90% della propria vita in ambienti chiusi, respirando aria filtrata e piena di germi delle altre persone, perciò io non trascurerei l’opportunità di passare del tempo all’aria aperta. Il tempo passato all’aperto e al freddo stimola anche la tiroide.

Infine...

10. Coltiva te stesso.
Assicurati di avere del tempo per te stesso, passa un po’ di tempo con i tuoi amici, concediti un massaggio, o un bagno caldo, o un po’ esercizio fisico, quando ne senti il bisogno. Il nostro corpo estrinseca le nostre emozioni; se ti senti stressato ed ansioso, questi sentimenti si potrebbero manfestare con un mal di gola o con un raffreddore. Creati uno spazio tutto per te, un ambiente pieno di armonia, amore e gioia ( ad esempio, ringraziare pregare e benedire ciò che hai di bello e che ti circonda può aiutare). Fai attenzione ai primi accenni di mal di gola o di stanchezza prima che peggiorino. Penso che ogni tanto dovremmo fermarci e dedicarci al “giorno della salute mentale” per assicurarci che i nostri bisogni emozionali siano soddisfatti. Se sei felice, ti ammalerai meno facilmente!

Dr. Daniele Aprile

www.psichesoma.com