venerdì 8 agosto 2008

SPORT SALUTE E POLITICA


SPORT E POLITICA

Ho appena firmato una petizione urgente che chiede al governo cinese di rispettare i diritti umani in Tibet e aprire un dialogo con il Dalai Lama. Si tratta di una causa molto importante e ho pensato che avresti voluto partecipare:

http://www.avaaz.org/it/tibet_end_the_violence/

Dopo quasi 50 anni di governo cinese i tibetani chiedono con forza al mondo un cambiamento. Ma la violenza si sta ora diffondendo in Tibet e nelle regioni confinanti, e il governo cinese si trova davanti alla scelta cruciale se aumentare la brutalità della repressione o aprire un dialogo. Il Presidente Hu Jintao ha bisogno di sentire che le esportazioni "Made in China" e le Olimpiadi a Pechino avranno il sostegno dei cittadini di tutto il mondo solo se sceglie il dialogo. Ma ci vorranno tutte le nostre voci per ottenere la sua attenzione. Firma la petizione: in soli sette giorni la campagna è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di due milione di firme!


UNA STRETTA DI MANO A PECHINO

La stretta di mano olimpica del Dalai Lama sta facendo il giro del mondo

http://www.avaaz.org/en/handshake





ORIGINI DELLO SPORT

Nel corso del XIX secolo molte scoperte di esempi di arte rupestre sono state effettuate in Francia, per esempio a Lascaux, in Africa ed in Australia, che dimostrano come in tempi preistorici, venissero effettuate cerimonie rituali che comportavano un'attività fisica dei partecipanti. Alcuni di questi ritrovamenti sono stati fatti risalire ad almeno 30.000 anni fa.

I graffiti stessi sono una dimostrazione dell'interesse degli uomini delle caverne per attività che non fossero direttamente legate alla ricerca di cibo e alla sopravvivenza, ma che possiamo definire invece come svago o riti di buon auspicio per la caccia.

Le tribù primitive africane, americane, oceaniche analizzate da etnografi dell'ottocento, hanno conservato per millenni il senso e il carattere delle esercitazioni sportive e consentirono di formulare alcune ipotesi sulla evoluzione degli esercizi, dal loro originario scopo pratico a quello successivo ritualistico nell'ambito di cerimonie religiose o festive.
Secondo molti storici dello sport, tra i quali Antonino Fugardi, questa linea evolutiva può essere applicata, a grandi linee, anche allo sviluppo dell'attività sportiva europea e asiatica.


Le esercitazioni, in un primo tempo singole, successivamente divennere collettive. L'esercizio più diffuso e più antico dovette essere la corsa, alla quale si aggiunsero, subito dopo, i lanci e i salti, utili per la caccia e per le guerre. Ben presto emersero altre manifestazioni indispensabili per la sopravvivenza, dalle quali derivarono il nuoto, la canoa, l'equitazione, la lotta, il pugilato, la scherma contemporanee, a cui si aggiunsero giochi con palle costituite di erba e di grossi frutti.
Inizialmente queste manifestazioni non mostrarono caratteristiche prevalentemente agonistiche, bensì, soprattutto quelle di gioco e di intrattenimento.
In tempi successivi, gli esercizi assunsero un duplice aspetto: quello medico-spirituale-ginnico sviluppato maggiormente in Oriente, e quello atletico-rituale prosperante nel bacino del Mediterraneo.

In Occidente prevalsero l'aspetto atletico, la cura del vigore muscolare e la resistenza alle fatiche a fini militari.

tratto da Wikipedia

SPORT E SALUTE

Sintetizzando i benefici dello sport e tralasciando quelli di ricaduta (per esempio controllando il sovrappeso lo sport riduce il rischio di tumori), possiamo dire che sono cinque le aree d'intervento:
a) protezione ed efficienza cardiovascolare (colesterolo HDL, ipertensione, aumento della funzionalità cardiaca ecc.);
b) controllo del peso corporeo;
c) efficienza muscolo-scheletrica;
d) stimolazione e regolazione ormonale (controllo della glicemia, stimolazione dell'ormone della crescita ecc.);
e) azione psichica (controllo dello stress, aumento della forza di volontà e dell'autostima ecc.).


I vari sport non sono ovviamente equivalenti ai fini della salute poiché hanno una diversa efficacia nelle varie aree di intervento.

La durata e l'intensità dell'azione sportiva determinano il livello di protezione dello sport considerato.

Ovviamente ogni sport ha altri aspetti positivi, oltre a quelli di protezione: il divertimento, i contatti sociali, il coinvolgimento emotivo che porta l'individuo in uno stato di benessere ecc. In questo articolo però si considerano solo i vantaggi salutistici della pratica sportiva. In quest'ottica sono proprio la durata e l'intensità dell'attività che ne determinano i benefici, naturalmente considerando che l'attività non sia saltuaria, ma continua e programmata. Metto ancora una volta in guardia da un'attività sportiva casuale, disordinata e, a volte esagerata:

i benefici si hanno solo se si è allenati.

La durata è un parametro fondamentale: se la pratica sportiva si esaurisce troppo brevemente, il corpo non ha tempo per mettere in moto tutte quelle trasformazioni che portano poi a una condizione migliore. Del resto lo studio di Harvard parla chiaro: 6-8 ore di attività alla settimana per avere i massimi effetti. Certo anche con tre o quattro si hanno risultati significativi, ma con dieci minuti al giorno scordatevi di usare lo sport per prolungare la vostra vita.
Anche l'intensità è importante, pur se in misura minore rispetto alla durata. Mentre in alcune aree è fondamentale (per esempio per la stimolazione dell'ormone della crescita o per l'efficienza muscolare), per altre (come il controllo del peso) può non esserlo; la mia esperienza personale è che un basso livello d'intensità spesso porta l'individuo a una progressiva riduzione dell'attività con conseguenti problemi sulla durata.
Per conoscere i meccanismi energetici che regolano il gesto sportivo si veda l'articolo I meccanismi energetici.

http://www.albanesi.it/Salute/salusport.htm



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