venerdì 18 aprile 2008

PUNTI DEL BENESSERE PER LA CEFALEA






I PUNTI DEL BENESSERE PER LA CEFALEA

Se (come indicato nelle figure qua sopra) si premono i punti di agopuntura cinese 1V (Punto Jingming), 7P (Punto Lieque) 4GI (Punto Hegu) e con una pressione decisa per almeno 30-40 secondi, anche alternando i punti l'uno con l'altro, spesso si arriva alla scomparsa del dolore e comunque quasi sempre a una sua notevole riduzione.



L'uso di questi punti può essere associato a varie terapie naturali e può essere attuato sia nei casi acuti, intervenendo quindi se c'è il mal di testa, sia in senso preventivo, praticando la compressione dei punti tutti i giorni almeno una volta.
Un altro punto analgesico da usare in fase acuta, è un punto che va cercato sul lobo dell'orecchio sulla parte esterna. Il punto va cercato, in quanto può essere di volta in volta in zone lievemente differenti.
Bisogna prendere il lobo dell'orecchio con il polpastrello del pollice e premere con l'unghia dell'indice sul lobo dall'altra parte, cercando un punto doloroso alla pressione; quando lo si è trovato si esercita una ritmica, ma progressiva pressione su quel punto a periodi di 8, 10 secondi per un po' di volte; se questo punto è utilizzato nella fase iniziale del mal di testa, può farlo regredire molto bene.

La medicina popolare
Ogni cultura e ogni popolo ha sviluppato metodi interessanti e potenzialmente utili. L'applicazione locale del ghiaccio o comunque del freddo, creando una contrattura dei vasi sanguigni intensamente dilatati e provocando una sorta di anestesia locale, può essere utilissima.
Altre terapie sono: l'applicazione di mezzo limone o di una sua fetta sulle due tempie per un periodo di almeno 20 minuti; l'applicazione di foglie di cavolo-verza sulla fronte e sulle tempie per almeno mezz'ora e l'utilizzo del massaggio locale.

Quest'ultimo ha una doppia funzione: da un lato consente la compressione e il massaggio di molti punti di agopuntura e di shiatsu presenti sulla testa e sul viso, dall'altro mette a contatto due diversi organismi viventi che possono scambiarsi energia riequilibrando quindi gli eccessi o le carenze dell'uno o dell'altro.
In questo senso, infatti, può essere controproducente effettuare massaggi calzando scarpe con suola di gomma, che impediscono la ‘messa a terra’ delle energie elettriche di chi attua una terapia fisica come questa.

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